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Perché le storie ci vengono in aiuto

In un mondo in costante evoluzione, le storie diventano fari di empatia e riflessione. Questo articolo esplora come, attraverso racconti autentici, la narrazione non solo intrattenga, ma guidi il nostro percorso interiore, aiutandoci a comprendere e ad affrontare la complessità della vita. Dai miti antichi alle esperienze moderne, scopri come le storie possano ispirare, educare e connettere le persone, offrendo strumenti preziosi per trasformare il nostro vissuto.


Perché le storie ci vengono in aiuto

Indice


Introduzione

Perché le storie ci vengono in aiuto

In questo sventurato periodo di pandemia, in cui viviamo un tempo sospeso, insolito ed estremamente incerto, mi sento ispirata e spinta a fare una delle cose che più amo: parlare di libri e dei benefici delle storie.

Nel post dedicato al Digital Storytelling e alla promozione della Media Literacy ho evidenziato come questo strumento rappresenti un valido supporto nell’apprendimento. Oggi intraprendo un breve viaggio nel meraviglioso mondo delle storie e delle narrazioni per mettere in luce le loro potenzialità e l’opportunità di impiegarle a sostegno della crescita dei bambini.

Viviamo in un’era in cui siamo costantemente connessi, tra notifiche del cellulare e notizie televisive attive 24 ore su 24. È inevitabile che i bambini siano esposti a esperienze emotive intense. Come genitori, educatori e insegnanti non possiamo far sentire un bambino come se fosse lasciato in caduta libera; possiamo invece affrontare la sfida offrendo un vero e proprio paracadute per un piacevole atterraggio: le storie.

Parlare di argomenti difficili con i più piccoli non è mai semplice. Talvolta non troviamo “le parole per dirlo” e mancano le espressioni adeguate per comunicare stati d’animo e sensazioni. Se spiegare i fatti della quotidianità è già complicato, figuriamoci quanto sia arduo assemblare le parole per far comprendere problemi davvero grandi, come la morte, la malattia, la violenza, la separazione o il divorzio. Ed è proprio in questi momenti che le storie ci vengono in aiuto: Raccontare fiabe e favole è uno dei modi con cui interagiamo con i bambini sin dalla tenera età.

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Storie per crescere

Anche se ho tempo lasciato il mondo dell’infanzia, conservo nel cuore le ore trascorse ad ascoltare racconti di storie improbabili. L’incanto di quella presa misteriosa rimane indelebile: ancora oggi, rileggo quelle narrazioni, che continuano a svelarmi piccole verità connesse alla mia quotidianità e a offrirmi nuove opportunità per rafforzarmi.

Viviamo immersi in un vero oceano di storie, trame che costituiscono il tessuto stesso delle nostre vite. Fin dai primordi, l’essere umano ha comunicato attraverso il racconto. Secondo lo psicologo Daniel Taylor, ognuno di noi è stato plasmato dalle storie vissute e ascoltate, tanto da esserne il prodotto. Il lieto fine di una fiaba ha un effetto confortante e trasformativo, un’ispirazione per chi si sente motivato a superare le proprie difficoltà.

Le narrazioni sono quindi un metodo fondamentale per decifrare il comportamento umano e interpretare le esperienze, diventando un canale privilegiato per comunicare ed insegnare valori essenziali ai bambini.

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Le storie come bussola per la vita

Le storie non sono soltanto strumenti di intrattenimento, ma mettono ordine nel disordine delle esperienze, facilitando la costruzione di significati sia a livello personale che sociale.

Dal prepararci alle difficoltà della vita all’insegnamento di preziose lezioni, le storie ci offrono l’opportunità di conoscere meglio noi stessi, gli altri e la realtà.

La narrazione come strumento di interpretazione

Il linguaggio immaginativo e l’uso delle metafore rendono le storie estremamente efficaci nelle strategie di insegnamento e apprendimento. Queste narrazioni coinvolgono la mente e il cuore, guidando il percorso emozionale lungo cui si sviluppa il pensiero.

Le fiabe e il viaggio dell’identità

Le fiabe raccontano del bene e del male, della fortuna e delle sfide, offrendo esperienze creative imprescindibili per lo sviluppo del pensiero. Attraverso di esse, i bambini esplorano tematiche quali la speranza, il coraggio e la resilienza, identificandosi con personaggi che, pur appartenendo al regno dell’immaginazione, incarnano autentici modelli di vita.

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Il potere trasformativo delle storie: empatia, resilienza e conoscenza

Cosa sono le fiabe, se non specchi della vita? Esse raccontano del bene e del male, della fortuna e delle sfide, offrendo esperienze creative e formative essenziali per lo sviluppo del pensiero. Attraverso le fiabe, i bambini esplorano tematiche profonde come la speranza, il coraggio e la resilienza, trovando esempi nei personaggi che affrontano difficoltà e crescono superandole.

Le narrazioni sono molto più che racconti fantastici: sono autentici strumenti pedagogici che guidano la nostra crescita emotiva e sociale.

La vicinanza dell’adulto che racconta garantisce rassicurazione e conforto.
L’ascolto reciproco coinvolge sia il bambino che l’adulto, generando piacere e competenza.
Quando si parla e si ascolta, non entrano in gioco solo le parole, ma anche sguardi e mimiche, creando un’atmosfera di complicità in cui il bambino si sente “insieme”, protetto e al sicuro.

Un mondo fantastico: la magia della narrazione

Nel regno dell’immaginazione, l’incanto si manifesta in una realtà trasfigurata in cui gli animali parlano, gli oggetti si trasformano e ogni personaggio possiede abilità speciali, personalità uniche e poteri straordinari.
I protagonisti, nonostante le piccole e grandi difficoltà che incontrano, riescono a superarle, evidenziando la funzione pedagogica delle storie: insegnare che è possibile vincere ogni ostacolo.

Il potere del lieto fine

Quante volte ci siamo immersi in una fiaba e abbiamo sperimentato l’effetto confortante del lieto fine? Il finale felice delle storie offre non solo speranza, ma anche una guida per affrontare le nostre paure e desideri. Le storie ci insegnano a decodificare e comprendere il comportamento umano, rendendole un metodo imprescindibile di apprendimento. Raccontare una storia, inoltre, è una via privilegiata che amplifica la comunicazione e si adatta perfettamente ai bisogni dei bambini.

A volte, abbiamo bisogno di un lieto fine, anche se la nostra realtà non sempre corrisponde a questo ideale. I bambini si identificano con i personaggi, proiettando in loro desideri e pure. Questa proiezione li solleva, spingendoli a pensare:

“Se loro riescono ad affrontare e superare le difficoltà, perché non possiamo farcela anche noi?”
Le storie ci aiutano inoltre a interpretare le azioni degli altri e a dare senso a ogni esperienza.

Attraverso le storie, impariamo a comprendere le azioni dei nostri simili e a coglierne le intenzioni, dando senso e significato alle situazioni della nostra vita.

La dicotomia di buoni e cattivi: le lezioni di vita

La dicotomia tra buoni e cattivi nelle narrazioni fornisce una lezione essenziale. Non si tratta di illudere i nostri figli facendogli credere che il mondo sia privo di ostacoli o che saranno sempre compresi, ma di trasmettere il rassicurante messaggio del classico “e vissero felici e contenti”.
Questo finale ideale indica che, nonostante le difficoltà del quotidiano, alla fine tutto andrà per il meglio.

Ambientare emozioni in spazi sicuri

Le storie aiutano a mettere ordine nel caos della vita. La narrazione non è solo un metodo per trasmettere informazioni in modo motivante, ma rappresenta uno strumento indispensabile per interpretare e attribuire significato agli eventi.

Grazie al linguaggio immaginativo, possiamo comprendere la complessità della realtà che ci circonda. Questo rende le storie particolarmente efficaci nell’insegnamento e nell’apprendimento, poiché toccano non solo la mente, ma anche il cuore, orientando le emozioni verso i contenuti narrativi.

Le storie offrono ai bambini un luogo sicuro in cui comprendere che la vita non è sempre facile, che le cose possono andare storte e che non tutti hanno a cuore i loro interessi.
Poiché i personaggi virtuosi vengono solitamente premiati, le fiabe incoraggiano comportamenti positivi e lo sviluppo di tratti come la sincerità, la gentilezza, la gratitudine, il coraggio e la capacità di recupero.

Le storie creano uno spazio relazionale unico: un ambiente accogliente, emotivo e affettivo in cui si intrecciano interazioni e scambi di informazioni preziose utili per progettare la propria vita.
Leggere insieme diventa un atto d’amore che trasmette il potente messaggio:

“Non sei solo! Sono qui per te!”
La vicinanza dell’adulto e l’ascolto reciproco – integrando parole, sguardi e mimiche – genera un clima di protezione e sicurezza intorno al bambino.

Dare significato alla vita

Le narrazioni facilitano l’empatia, permettendoci di comprendere differenti punti di vista e di metterci nei panni dell’altro. Esse spiegano il perché della nostra esperienza, spaziando dalla scienza ai sentimenti, dalle domande alle contraddizioni, modellando così la nostra percezione del mondo.

Le narrazioni rappresentano un mezzo indiretto e potente per affrontare situazioni complesse. In esse troviamo una molteplicità di esperienze ed emozioni:
difficoltà, gioie, paure, dolori, passioni, delusioni, speranza e amore.
I personaggi offrono l’opportunità di identificarsi e di conoscere se stessi, gli altri e la realtà, mantenendo quella necessaria distanza di sicurezza. Leggere di altri bambini che affrontano le avversità diventa un’esperienza confortante e, talvolta, catartica, che facilita la comprensione della propria esperienza emotiva.

Per concludere continuiamo a raccontare storie vecchie o nuove, le storie giocano un ruolo fondamentale nei nostri comportamenti e nel nostro sviluppo.
Per questo è importante continuare a raccontarle ai nostri bambini, perché attraverso di esse si trasmettono valori, si alimenta l’empatia e si guida il percorso di crescita verso una vita migliore.

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Bibliografia

  1. Taylor, D. (1999). Le storie ci prendono per mano. L’arte della narrazione per aiutare la psiche. Frassinelli, Piacenza.
  2. Barthes, R. et al. (1969). L’analisi del racconto. Bompiani, Milano; Bruner, J. (2002). La fabbrica delle storie: diritto, letteratura, vita. Roma-Bari, Laterza; Bruner, J. (1992). La ricerca del significato. Bollati Boringheri, Torino; Smorti, A. (1995). Il pensiero narrativo. Giunti, Firenze.
  3. Eco, U. (1994). Sei passeggiate nei boschi narrativi. Bompiani, Milano.
  4. Egan, K. (2012). La comprensione multipla. Sviluppare una mente somatica, mitica, romantica, filosofica e ironica. Edizioni Erickson, Trento.
  5. Rodari, G. (1973). Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie. Piccola biblioteca Einaudi, Torino.
  6. Di Poccio, A.M. (2018). Narrazione e apprendimento: scopriamo la matematica dell’incerto con il Digital Storytelling. APAV, Pescara.
  7. Catarsi, E. (2001) (a cura di). Lettura e narrazione all’asilo nido. Edizioni Junior, Bergamo.

“Le storie ci aiutano a scoprire tesori nascosti dentro di noi”


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Anna Maria Di Poccio
Anna Maria Di Poccio

Sociologa, mediatrice familiare e scolastica, coordinatrice genitoriale, conduttrice di gruppi di parola. Esperta nella gestione dei conflitti, negoziazione, comunicazione, aiuta le coppie in fase di separazione o divorzio a raggiungere un accordo condiviso per la riorganizzazioni delle relazioni familiari.

Articoli: 33

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